Villa Perelli a Milano Marittima

Le località della costa adriatica sono in rapida espansione. Si moltiplicano le residenze di villeggiatura, alcune delle quali lussuose e raffinate.

A Milano Marittima la più originale è Villa Perelli (poi Arfelli, Baracchini e infine Touring), costruita nel 1940 dalla Cooperativa Fascista Muratori e Affini di Cervia su progetto dell’architetto milanese Mario Cavallè (1895-1982).

Essa assomma uno stile sperimentale, soprattutto nel colonnato inferiore, a un codificato razionalismo, rappresentato dalla rotonda sopraelevata con grande salone centrale illuminato da quattordici finestre.

Sul tetto è ricavata una terrazza che fa da solarium, mentre sul retro è a disposizione un campo da tennis.

La villa ospiterà le serata di gala dell’alta borghesia locale, ricevendo spesso ospiti illustri, tra i quali forse lo stesso Benito Mussolini.

Durante la guerra mondiale sarà occupata da soldati inglesi, poi da sfollati. Nel 1950 diventerà proprietà di Giuseppe Arfelli, che la trasformerà in Albergo Touring, gestito assieme alla moglie Anna e alla figlia Annamaria. Nel 1974 la struttura sarà convertita in residence.

Professore dal 1935 al Politecnico di Milano, l’ingegnere e architetto Mario Cavallè eseguirà - in particolare nel capoluogo lombardo - progetti e calcoli per numerosi edifici: cinematografi, chiese, ville, case popolari e di tipo medio.

Nel 1946 sarà autore, nel quartiere Maggiolina, di bizzarre case a forma di fungo e di zucca per gli sfollati.