Vigilia elettorale violenta nell'Imolese

24 aprile 1921, 12:00

Il 24 aprile circa trecento squadristi, provenienti soprattutto da Bologna, partecipano a Imola a una adunata in piazza Vittorio Emanuele organizzata dal presidente dell‘Agraria Manzoni. Poi occupano il municipio e fanno esporre il tricolore sul balcone dell‘edificio.

L'8 maggio successivo, al termine di una manifestazione elettorale del Blocco nazionale, i fascisti cercano di avvicinarsi alla Camera del Lavoro. Il tentativo è sventato dalla sorveglianza degli iscritti.

Nelle settimane precedenti le elezioni i paesi del circondario di Imola sono meta di spedizioni punitive che prendono di mira le sedi municipali e delle organizzazioni socialiste, mentre i militanti di sinistra subiscono intimidazioni e bastonature.

L’8 maggio gli squadristi guidati da Grandi, Baroncini e Alvisi arrivano a Sasso Morelli a bordo di due camion e due automobili, occupano la frazione e devastano il circolo operaio e la sede della lega dei birocciai. Episodi analoghi avvengono a Mordano, Casalfiumanese, Tossignano, Castel Guelfo e in altre località.

Approfondimenti
  • Luciano Forlani, Imola tra le due guerre, Imola, University press Bologna, 1998, p. 110
  • Nazario Galassi, Il fascismo a Imola. 1914-1929, Imola, University press Bologna, 1993, pp. 190-192
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, pp. 206-207