Una vasta area sepolcrale villanoviana
dal 1 gen al 31 dic 1873
Nei terreni Benacci, Benacci Caprara e De Luca, a sud della Strada Sant'Isaia (poi via Andrea Costa) e a sinistra del torrente Ravone, sono rinvenute circa 1.000 tombe di età villanoviana, gallica e romana.
Appartengono a un sepolcreto posto a occidente dell'abitato villanoviano di Bologna, in direzione dell'imbocco della valle del Reno. Antonio Zannoni (tra il 1873 e il 1876), Giovanni Gozzadini e Edoardo Brizio conducono nella zona varie campagne di scavo.
Attorno a un nucleo di sepolture più antiche, risalenti all'800-700 a.C., la necropoli si sviluppa per nuclei distinti, raggruppati attorno a tombe principali di guerrieri o aristocratici. Il rito funerario prevalente è quello della cremazione, con ceneri contenute in ossuari biconici.
Approfondimenti
- Anna Dore, La “cieca passione”: Antonio Zannoni archeologo, in: Antonio Zannoni nel 150. dell'Unità d'Italia, a cura di Paola Furlan, Bologna, Edizioni Archivio storico Comune di Bologna, 2013, p. 42
- Guida al Museo Civico Archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Bologna, Editrice Compositori, 2009, pp. 11-12
- Il museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, Imola, University press Bologna, 1982, p. 21