Una pericolosa varietà di idee

10 maggio 1836, 00:00

Una informativa inviata il 10 maggio dal direttore della polizia al cardinale Vincenzo Macchi, commissario straordinario pontificio per le Legazioni, mostra grande preoccupazione per ciò che avviene nella Società del Casino di Bologna, il club aristocratico divenuto, dopo la riforma del 1823, il ritrovo della classe dirigente locale.

Nelle sale di Palazzo Amorini è espressa una pericolosa varietà di posizioni politiche. Coloro che si sono compromessi nei moti del 1831 continuano, in molti casi, a figurare negli elenchi dei soci.

Nel gabinetto letterario hanno influenza alcuni giovani, seguaci delle dottrine di Saint-Simon e attenti a problematiche come la mendicità e la disoccupazione, primi bagliori della questione sociale.

Approfondimenti
  • Alberto Preti, Giornali, circoli, caffé: le idee di unità e di indipendenza a Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 3., p. 381