Una macchina per filare il vetro

15 febbraio 1835, 00:00

Giovanni Mucci impianta, assieme alla figlia, una vetreria in via S. Mamolo, dotata di una macchina per filare il cristallo.

Promette di filare in un minuto 2.000 braccia di cristallo “ridotto alla finezza della seta e, inoltre, di fabbricare tanti tipi di oggetti: uccelli del paradiso, tubi per sigari, fontane, panierini, “cannuccie lagrimali“tubi laringei e molti altri.

La visita alla vetreria, al prezzo di ingresso di cinque baiocchi, permette di vedere in funzione la prodigiosa macchinetta a vapore, che fila il cristallo: prima di approdare a Bologna, essa ha impressionato la Reale famiglia britannica e la corte di Toscana.

Approfondimenti
  • Giancarlo Roversi, La tromba della fama. Storia della pubblicità a Bologna, Casalecchio di Reno, Grafis - Bologna, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, 1987, pp. 88-89