Cielo rosa per l’aurora boreale
L’aurora boreale, comune alle latitudini estreme, molto rara in Italia, tinge il cielo di rosa e di rosso in piena notte ed è ben visibile a Bologna e in Emilia-Romagna.
L’evento è causato da una eccitazione degli atomi di ossigeno e azoto nell’atmosfera, prodotta dal cosiddetto “vento solare”.
Tra il 10 e l’11 maggio la terra è investita da una tempesta solare di rara potenza. Secondo l’agenzia statunutense NOAA è superata la soglia G5, quella massima prevista dalla misurazione, riferibile a una “tempesta magnetica estrema” o “cannibale”.
Una tempesta geomagnetica di tale intensità può provocare danni alle reti elettriche, rendere difficoltose le comunicazioni, impedire l’uso dei satelliti Gps soprattutto in paesi del nord come il Canada e la Scandinavia, in cui vengono attivati opportuni protocolli di protezione.
- Maurizio Giorgi, Geomagnetismo ed aurore polari, Roma, Consiglio nazionale delle ricerche, 1958
- Lucy Jago, Aurora boreale. La storia di un enigma scientifico e del genio che lo risolse, Milano, Rizzoli, 2001
- Ivo Ranzi, Le aurore polari, Bologna, Coop. Tip. Azzoguidi, 1928