Un volo di Marcheselli tra le braccia di Vincenzo Monti

14 ottobre 1811, 00:00

Il libraio bolognese Antonio Marcheselli si alza ancora una volta con il suo pallone dal prato dell'Annunziata. Il volo ha esito positivo: la macchina atterra felicemente tra Lugo e Ravenna, nei pressi di una cascina del celebre poeta Vincenzo Monti.

Le ascensioni in varie città italiane procurano credito al coraggioso pilota. Un sacerdote bolognese gli affida le prove di un meccanismo, da lui inventato, per la direzione degli aerostati, che evita l'uso pericoloso del fuoco o di una mongolfiera supplementare.

Da parte sua, l'aeronauta annuncia nuovi voli a Bologna, con l'intenzione di offrire uno spettacolo popolare: "Salirò, ridiscenderò, porterò meco dei colombi cui darò libertà a varie altezze".

Approfondimenti
  • Raimondo Ambrosini, L'aereonautica a Bologna, appunti di cronica editi a cura del Comitato bolognese per la flotta aerea nazionale, Bologna, Tip. di P. Neri, 1912, pp. 40-41
  • Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, pp. 94-96 (nome cit.: Marchesini)
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 533, nota 21
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 139