Il "Passamano per San Luca"

31 maggio 2003, 00:00

Lungo il portico di San Luca una lunga catena umana di ragazzi e adulti si passa di mano in mano delle piccole parti di un dipinto, che raffigura tre arcate del portico e le fa giungere fino alla Basilica sulla cima del colle della Guardia, dove vengono ricomposte dentro la loro cornice.

L’iniziativa, promossa nel contesto dell’annuale “Festa della Storia” dal prof. Rolando Dondarini, docente di Storia medievale e di Didattica della storia all’Università di Bologna, vuole ricordare il “passamano” fatto il 17 ottobre 1677 dai cittadini bolognesi di ogni estrazione sociale per portare sulla collina di San Luca i materiali edilizi destinati alla costruzione del portico più lungo del mondo.

La rievocazione del "Passamano per San Luca" avverrà anche negli anni seguenti, con il coinvolgimento di numerose scuole della città.

Approfondimenti
  • Giancarlo Bernabei, San Luca e i suoi portici, Bologna, Santarini, 1988
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Esperienze di didattica della storia. Dal "Passamano per San Luca" alla "Festa della Storia", in: Patrimoni culturali tra storia e futuro, a cura di Beatrice Borghi, Cinzia Venturoli, Bologna, Patron, 2009, pp. 139-148
  • Carlo De Angelis, La costruzione del portico di San Luca
  • il tratto collinare, con qualche novità, in "Strenna storica bolognese", 54 (2004), pp. 211-232
  • Rolando Dondarini, Il portico di San Luca, un monumento alla solidarietà, in Prospettive fuori porta Saragozza, Bologna, Costa, 2007, pp. 17-40
  • Guida al Portico di San Luca. Dal Meloncello al Santuario, a cura di Alessandra Cleri, Bologna, Editrice compositori, 2008
  • Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, p. 181
  • Un passamano per san Luca: pellegrinaggi protetti, solidarietà civiche e realizzazioni architettoniche sulle vie della fede, convegno di studi, Bologna, 17 ottobre 2002, a cura di Beatrice Borghi, Bologna, Pàtron, 2004