Un modo singolare per onorare Felice Orsini

5 aprile 1858, 00:00

In Italia, soprattutto nel Lombardo-Veneto, si svolgono numerose pubbliche dimostrazioni in onore del patriota Felice Orsini (1819-1858), seguite da diversi arresti. A Imola, nella casa dello zio paterno, che l'ha a lungo ospitato, è posta una lapide di marmo, che la polizia si affretta ad atterrare.

A Bologna si vuole onorare Orsini sfruttando la presenza in scena al Teatro del Corso di un baritono che ha lo stesso cognome. Il 5 aprile, sera della prima de La Satira e il Parini di Paolo Ferrari, il teatro è in stato d'assedio.

Ovunque vi sono gendarmi pontifici e poliziotti travestiti. La Polizia minaccia "di arresto accompagnato da severe punizioni" i giovani "più caldi".

Numerosi soldati austriaci caricano le armi davanti al pubblico. Lo spettacolo termina però senza incidenti: Bologna serba per Orsini "un dignitoso e silenzioso contegno". Anche lo "sfiatato" baritono, del resto, non dimostra "nessun merito artistico".

Approfondimenti
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., pp. 418-419
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, pp. 81-82
  • Marina Calore, Il teatro del Corso 1805-1944. 150 anni di vita teatrale bolognese tra aneddoti e documenti, Bologna, Lo scarabeo, 1992, p. 114