Un campionato di fortuna
Nell'anno 1943-44 il campionato di calcio del Bologna F.C. si gioca all'insegna dell'improvvisazione e del caso, con il paese spezzato in due dalla guerra.
Organizzato alla meglio, il torneo di Divisione Nazionale è frazionato in vari gironi regionali. I rossoblu giocano inizialmente contro squadre come il San Pietro in Casale e il Borgo Panigale. Nella fase di semifinale incontrano il Cesena, il Forlimpopoli e il Faenza.
Dal momento che il Littoriale è occupato dalle truppe tedesche, per le partite in casa si utilizza l'antico campo dello Sterlino. Le trasferte vengono effettuate con mezzi di fortuna, a volte anche a piedi.
Molti giocatori sono indisponibili. Pagotto, Andreoli, Reguzzoni e altri si sono allontanati da Bologna. I giovani vengono promossi in prima squadra. L'allenatore è Bruno Maini. Il presidente Dall'Ara assiste da lontano.
Vinta la selezione regionale, il Bologna affronta in semifinale - in due turni allo stadio di Carpi - i Vigili del Fuoco di La Spezia.
La prima partita si gioca l'11 giugno e finisce con l'invasione di campo dei tifosi rossoblu per un goal contestato. Sarà data vinta ai liguri a tavolino per 2 a 0, con due giocatori del Bologna, Pucci e Marchi, squalificati a vita (in seguito reintegrati). Il 25 giugno gli avversari attenderanno invano i rossoblu per la seconda partita.
I Vigili del Fuoco della Spezia saranno proclamati d'ufficio Campioni emiliani dal Direttorio regionale e disputeranno il girone finale a Milano, dove otterranno un rocambolesco "titolo onorifico".
- Luca Baccolini, Bologna. Capitani e bandiere. Il racconto dei grandi campioni che hanno fatto la storia del mito rossoblù, Roma, Newton Compton, 2020
- Giulio C. Turrini, Campionati di guerra, in: I giorni di Bologna Kaputt, a cura di Luca Goldoni, Aldo Ferrari, Gianni Leoni, Bologna, Edizioni Giornalisti associati, 1980, pp. 135-136