Uccisione di Leandro Arpinati

22 aprile 1945, 00:00

Leandro Arpinati (1892-1945), ex capo del fascismo bolognese, viene ucciso nella sua tenuta di Malacappa, vicino ad Argelato, da un gruppo di giovani uomini e donne, che portano il bracciale dei partigiani della 7a Gap.

L'amico Torquato Nanni (1888-1945), già sindaco socialista di Santa Sofia (FC), tenta Invano di difenderlo frapponendosi al mitra puntato contro di lui, ma anch'egli viene freddato sul posto.

Come molti punti della vita di Arpinati, anche le circorstanze della sua morte non saranno mai del tutto chiarite. La figlia Giancarla sosterrà il coinvolgimento della banda comunista di Ultimo Borghi (Ciro), che in quei giorni, nella zona di Argelato, compie altre rappresaglie contro ex fascisti.

Secondo altri, la morte cruenta di Arpinati è da collegare alla sua conoscenza di segreti scottanti su uomini del passato regime.

Approfondimenti
  • Giancarla Arpinati, Malacappa. Diario di una ragazza, 1943-1945, Bologna, Il mulino, 2004
  • Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, testi di Cesare Bianchi, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 12 (Arpinati assassinato, "pare", da tre fascisti in fuga)
  • Luciano Bergonzini, Gli ultimi giorni di Arpinati e Nanni a Malacappa, in Torquato Nanni e il movimento socialista nella Romagna toscana, a cura di L. Bedeschi, Rimini, Maggioli, 1987
  • Venerio Cattani,Rappresaglia: vita e morte di Leandro Arpinati e Torquato Nanni, gli amici-nemici di Benito Mussolini, Venezia, Marsilio, 1997, pp. 129-141
  • Gianluca Costantini, Saturno Carnoli, Andrea Colombari, Ultimo. Storia ordinaria di guerra civile, Jesolo Lido (Ve), Edizioni del Vento, 2007
  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, vol. 1., p. 63-64
  • Claudio Evangelisti, Vita e morte del Pontefice Nero, in: "Nelle valli bolognesi", 38 (2018), pp. 24-29
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 179
  • Mauro Grimaldi, Leandro Arpinati. Un anarchico alla corte di Mussolini, Roma, Società Stampa Sportiva, 1999, pp. 140-145
  • Giancarlo Mazzuca, Luciano Foglietta, Sangue romagnolo. I compagni del Duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Bologna, Minerva, 2011, p. 237 sgg.
  • Alberto e Giancarlo Mazzuca, Romagna nostra, con le fotografie di Lorenzo Capellini, Argelato, Minerva, 2019, p. 66
  • Nazario Sauro Onofri, Il triangolo rosso, 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d'archivio, Roma, Sapere 2000, 1994, p. 98
  • Adler Raffaelli, Guerra e liberazione: Romagna 1943-1945, Bologna, Editcomp, 1995, vol. 1: Storiografia, pp. 262-264
  • Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, pp. 50-51