Uccisione del gappista Lino Ceranto

24 luglio 1944, 00:00

I nazifascisti fucilano in via Selva di Pescarola il gappista Lino Ceranto (Max o Mares).

Originario di Masera di Padova, di professione fonditore, all'armistizio era in servizio militare a Pisa. Era uno dei primi combattenti della 7a brigata GAP Gianni Garibaldi.

Una lapide sul luogo della morte lo ricorderà come “esempio glorioso alle future generazioni della forza che il popolo sa esprimere a difesa della libertà”.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune, Istituto per la storia di Bologna, vol. 2: Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Dizionario biografico. A-C, 1985, p. 511
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna. Settembre 1943-aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 72, 111
  • Bologna partigiana, 1943-1945, Bologna, a cura dell'ANPI, 1951, p. 29
  • Mario De Micheli, 7. GAP, Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 288