Trasferimento della statua di Vittorio Emanuele II

19 marzo 1944, 00:00

La statua equestre di Vittorio Emanuele II - opera del 1884 dello scultore Giulio Monteverde (1837-1917) - viene rimossa da Piazza Maggiore in seguito al “tradimento” di Casa Savoia e collocata all'entrata dei giardini Margherita presso porta Santo Stefano.

Da allora la scultura sarà conosciuta come "il monumento all'erba". Nel dopoguerra apparirà ricoperto da un grande mucchio di letame, ricordo dell'ultimo periodo di occupazione.

Approfondimenti
  • Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005
  • Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, 1957, vol. 4., pp. 72-73
  • Carlo Colitta, Bologna rovistata, Bologna, Tecnoprint, 1993, p. 156
  • Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, pp. 138-139 (foto)
  • Tiziano Costa, Bologna prima, durante e dopo la Liberazione, Bologna, Costa, 2015, p. 87 (foto)
  • Guido Fanti, Gian Carlo Ferri, Cronache dall'Emilia rossa. L'impossibile riformismo del PCI, Bologna, Pendragon, 2001, p. 30
  • I giorni di Bologna Kaputt, a cura di Luca Goldoni, Aldo Ferrari, Gianni Leoni, s.l., Edizioni giornalisti associati, 1980, p. 37 (foto)
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 81
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 79
  • Trent'anni di fotografie Villani a Bologna, 1920-1950, coordinamento editoriale di Sandra Mazza e Nazario Sauro Onofri, Bologna, Cappelli, 1988, p. 93
  • Venturi, Tura, Sacilotto. 170 anni di lavorazione del marmo tra Bologna, Pietrasanta e Caracas, a cura di Cecilia Degiovanni e Roberto Martorelli, Bologna, Tip. Moderna, stampa 2011