Torna il colera

dal 1 al 31 luglio 1835

Una recrudescenza dell'epidemia di colera asiatico nei porti di Genova e Livorno provoca l'adozione di energiche misure per impedire il contagio nella Legazione bolognese.

In luglio vengono rimessi in funzione i lazzaretti di confine e le truppe pontificie si attestano a controllo del confine sud-occidentale, dall'Alto Reno al Finalese.

A Bologna è approntato un grande lazzaretto all'Annunziata e due minori di riserva negli ex conventi delle Convertite e di Santa Margherita.

La città è suddivisa in quattro quartieri, con Uffici di Soccorso presso i locali demaniali di Santa Maria Maggiore, San Francesco, San Giovanni in Monte e San Giacomo.

In questa occasione le Romagne rimarranno praticamente immuni dal contagio, a riprova dell'efficacia delle misure preventive adottate.

Approfondimenti
  • Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, pp. 227-228