L'amministrazione delle Scuole Pie torna all'Arcivescovo

3 settembre 1815, 00:01

Il cardinale Oppizzoni rivendica a sé l'amministrazione e la direzione delle Scuole Pie, attribuite dai Francesi alla Municipalità. Il Delegato Apostolico mons. Giustiniani dispone immediatamente la consegna all'Arcivescovo dei beni delle scuole.

Per la gestione viene ricostruita l'antica Congregazione laica, ridotta a 12 membri. E' inoltre concesso un sussidio di 2.000 scudi. A ogni scuola è ridato il nome di un santo protettore ed è ripristinata la celebrazione della Messa dopo le lezioni mattutine.

Sono tuttavia conservati gli insegnamenti della storia e della geografia, mentre è riconosciuta l'importanza dell'apprendimento della lingua italiana.

I maestri continueranno ad essere soprattutto laici e assunti con pubblico concorso, prassi che diventerà obbligatoria nel 1824, con la bolla papale Quod Divina Sapientia.

Il 30 novembre Oppizzoni si recherà in Archiginnasio a ricevere la professione di fede dei maestri e a prendere ufficialmente possesso dell'edificio, ponendo nel cortile una lapide commemorativa.

Approfondimenti
  • Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, pp. 29-30