Annesio Nobili Tipografo a Bologna si propone di pubblicare la versione intiera delle Tragedie di Sofocle fatta dal Chiar. Sig. Marchese Massimiliano Angelelli. ... L'edizione sarà eseguita in due Vol. in 4. reale, in buonissima carta Velina, e nitidi caratteri. Ogni volume sarà di circa fogli 50. di stampa, corredati dell'incisione in rame di Medaglie e di Monumenti utili all'intelligenza dell'Opera.
(Nuovo Giornale dé Letterati, 7, 1823)
Nel periodo della Restaurazione Annesio Nobili fu il più importante tipografo a Bologna. Originario di Norcia, fece il suo apprendistato a Foligno e a Roma, dove fu impiegato nell'officina di Giovanni Poggioli, tipografo ufficiale della Regia camera apostolica.
Nel 1816 gli fu affidata la direzione della stamperia dell'Amministrazione del Lotto a Bologna. Con grande intraprendenza, tra il 1817 e il 1818 aprì in città due stabilimenti di sua proprietà. L'azienda, con nove torchi e ottanta dipendenti, si reggeva soprattutto sulle commissioni governative di moduli e materiale di cancelleria.
Da palazzo Magnani in via San Donato, si trasferì in via de' Toschi nella casa Caccianemici, in una zona, intorno all'Archiginnasio, tradizionalmente ricca di tipografie e librerie.
Pubblicò gran parte delle opere degli esponenti della scuola classica romagnola, dalle Tragedie di Sofocle di Massimiliano Angelelli (1823), alla Cacciata del tiranno Gualtieri di Teresa Carniani Malvezzi (1832); i saggi di Vincenzo Valorani, Francesco Orioli e Giacomo Tommasini, il volume Alla memoria di Giovanni Battista Martinetti, scritto dalla moglie Cornelia Rossi (1831).
Diede inoltre alle stampe le importanti serie degli "Opuscoli scientifici" (1817-1823), commissionati dall'Università pontificia di Bologna, e degli "Opuscoli letterari" (1818-1820).
Nel 1824 anche Giacomo Leopardi commise a Nobili la pubblicazione delle sue Canzoni, convinto che a Bologna avrebbero avuto "un'accoglienza più facile che a Roma". A mediare tra il poeta e lo stampatore fu l'amico avvocato Pietro Brighenti, così come era stato nel 1820 per l'edizione della Canzone ad Angelo Mai presso Jacopo Marsigli.
L'edizione Nobili delle Canzoni uscì in forma un pò dimessa, ma corretta ed ebbe una buona diffusione nei vari stati italiani. Il guadagno fu però piuttosto scarso.
Nel 1826 la ditta Nobili ebbe la privativa per la pubblicazione dei libri scolastici a Bologna e nelle quattro Legazioni e fu questo uno dei suoi migliori colpi editoriali.
Intanto, però, dal 1823 Annesio aveva affidato la direzione del negozio bolognese a Giacinto Fiori e si era ritirato a Pesaro. Qui nel 1832 promosse la stampa del giornale legittimista e reazionario "La Voce della Ragione", che uscì fino al 1835 e la cui direzione fu affidata al conte Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, già collaboratore della rivista modenese consorella "La Voce della verità".
- Saverio Ferrari, Gli empori del letterato. Un itinerario tra conservazione, produzione e commercio del libro a Bologna nel triennio 1825-1827, in: Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, pp. 203-204
- Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi per il secondo centenario leopardiano, Bologna, 18-19 maggio 1998, a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, p.129
- Maria Gioia Tavoni, Un editore e tre tipografie, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi per il secondo centenario leopardiano, Bologna, 18-19 maggio 1998, a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, pp. 97-99
- Maria Gioia Tavoni, Tipografi, editori, lettura, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, pp. 695-697
- Gian Luigi Zucchini, Uno scorcio di Medioevo a Casa Caccianemici, in: "Nelle Valli Bolognesi", 40 (2019), pp. 24-25