"Terroristi" giustiziati in piazza Nettuno

14 luglio 1944, 00:00

Spacciandosi per antifascisti del Comitato di Liberazione, alcuni militi della GNR riescono a condurre all'UPI i gappisti Giovanni Bortolani, i fratelli Decimo e Amato Muzzi, Luciano Cervellati e Guerrino Galletti.

Convinti di essere nella sede del partito comunista clandestino, rivelano la loro attività e le loro "idee antinazionali".

Il 14 luglio sono tutti legati con le braccia dietro la schiena e fucilati dai militi della compagnia autonoma (CAS) di Tartarotti in piazza Nettuno. Un milite scrive sul muro di Palazzo d'Accursio: “Posto di ristoro dei partigiani”.

Il "Resto del Carlino" informa che cinque "terroristi" sono stati giustiziati per disposizione del Capo della Provincia.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 375
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 72
  • Toni Rovatti, La violenza della guera civile: esecuzioni, rappresaglie, stragi, in: La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 497-498
  • Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, pp. 111-112