L'edificio è un tipico esempio di architettura religiosa di fine Ottocento. Il tempio e l'attiguo collegio furono progettati nel 1897 e ultimati nel 1928 da Edoardo Collamarini, il quale disegnò anche il ciborio e la tomba del cardinale Svampa. La chiesa, che appare di gusto vagamente bizantineggiante, è a pianta centrale con matronei ispirati a quelli di Santa Sofia a Costantinopoli. La cupola, che misura circa 60 metri di altezza, crollò all'improvviso il 21 novembre del 1929 e venne fedelmente ricostruita quattro anni dopo.
Approfondimenti
- Giancarlo Bernabei, Giuliano Gresleri, Stefano Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, pp. 60-61
- Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 4. ed., Bologna, Tamari, 1964, p. 340, 343
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 173
- Luigi Bortolotti, Il suburbio di Bologna. Il comune di Bologna fuori le mura nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1972, p. 117, 118 (foto)
- Marcello Fini, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 190-191
- Angelo Raule, Il santuario del S. Cuore in Bologna, Bologna, Grafica salesiana, 1958
- Giancarlo Roversi, Santuario del Sacro Cuore, Bologna, Bologna, A.G.E., 1967