Supplica dei bolognesi al cardinale Sforza

11 giugno 1846, 00:03

1.753 cittadini bolognesi firmano una supplica scritta da Gioacchino Napoleone Pepoli, Giovanni Marchetti, Marco Minghetti e Luigi Tanari e indirizzata al camerlengo Tommaso Riario Sforza e ai cardinali impegnati in conclave per l'elezione del Papa.

Vi sono descritti “con dignità e moderazione i gravi mali che hanno sofferti fin qui i sudditi delle Legazioni”. Al futuro Pontefice si chiedono concessioni costituzionali, considerate “ormai troppo necessarie a queste popolazioni”.

Si chiede che i Consigli provinciali possano esporre al Governo i desideri e i bisogni degli abitanti delle Legazioni.

Il memorandum - al quale si associano anche cittadini di Ravenna, Imola e Ferrara - è consegnato a mano e arriva dopo la nomina del nuovo Papa.

La fumata bianca per il cardinale Mastai Ferretti arriva dopo soli due giorni di conclave, al contrario di quanto è avvenuto per il Papa precedente.

Approfondimenti
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., p. 63
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 299
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1210
  • Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, pp. 63-64
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, p. 95
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 591