Lorenzo Sani
Step back. Eroi, profeti e leggende del basket
Argelato, Minerva, 2021
Isbn: 9788833243979
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Dai campi all'aperto alle grandi arene attraverso le testimonianze dei protagonisti e le fotografie di Walter Breveglieri, per un viaggio contromano nella storia del basket. Le suggestioni americane dei militari arrivati in Italia con la Seconda guerra mondiale, che insegnarono i fondamentali di gioco ai nostri atleti, il fascino degli Harlem Globetrotters, che da quasi un secolo predicano la pallacanestro in giro per il pianeta e ora bussano alla porta della Nba, strappata a una morte certa dall'intuizione di un geniaccio abruzzese. Schegge di storia che riaffiorano dal passato. Le Nazionali azzurre di Jim McGregor e Nello Paratore, le sfide Usa-Urss ai tempi della Guerra Fredda e la vicenda umana di Giuseppe Giergia da Zara, che svela insospettabili cromosomi italiani nella crescita miracolosa della pallacanestro in Jugoslavia. Step Back racconta anche quello che ci siamo persi, come i 2.36 di Uvais Akhtaev, nascosto al mondo perché rappresentava la sola traccia di Cecenia rimasta visibile a occhio nudo e la cosa non poteva certamente piacere a Stalin, che aveva cancellato la regione caucasica dalla cartina geografica. Per parole e immagini la storica Coppa dei Campioni vinta dal Simmenthal Milano nel 1966, gli spareggi scudetto con l'Ignis Varese, i duelli rusticani nella Pesaro di Agide Fava e Carlo Bontempi, la storia di Chaloub l'egiziano, il primo giocatore straniero ingaggiato dalla gloriosa Virtus Bologna, i frammenti di vita di Franco Bertini e Renato Albonico, il colorito reame del Barone Gary Schull, icona Fortitudo, il breve flirt con la pallacanestro dei fratelli Bino e Marina Cicogna, che hanno prodotto capolavori da Oscar, l'estate italiana di Kareem Abdul-Jabbar, l'incredibile cavalcata della Partenope Napoli che sfiorò lo scudetto e primeggiò in Europa. Sempre in tema di miracoli, poi, il racconto della squadra nata al bar Mazzini di Bologna, fulgida meteora che lottò per il titolo prima di scomparire, lanciando stelle del calibro di Vianello, Vittori, Sardagna e Conti, esplosi in quella antesignana Basket City così piena di vita, jazz e boogie woogie.