All'incrocio di alcune delle più importanti arterie della città, il trivio di Porta Ravegnana, con il vicino Carrobbio, ospitava numerose attività commerciali e bancarie già nel Medioevo, costituendosi come il cuore commerciale e finanziario di Bologna. In esso, presso la torre Asinelli, fucollocata da tempo immemorabile la croce di Porta, mentre addossata alla torre Garisenda venne costruita la chiesa della Madonna delle Grazie o Madonna di Porta; nel 1683 in questo luogo fu collocata, a cura dell'arte dei Drappieri o degli Strazzaroli, la statua raffigurante il patrono cittadino San Petronio. La statua fu offerta dal cardinale legato Lazzaro Pallavicini e fu eseguita da Gabriele Brunelli, mentre il piedistallo fu opera di Giovanni Battista Albertoni. Nel 1871, sia per motivi politici che di viabilità, la statua, che era pervenuta ai conti Ranuzzi, fu spostata nella basilica di San Petronio. Il 4 ottobre 2001 la statua del santo patrono della città è stata ricollocata nel trivio, riqualificandolo e abbellendolo con la sua interpretazione barocca dell'immagine dell'antico vescovo che seppe difendere e proteggere la città.
Approfondimenti
- Le antiche botteghe della citta di Bologna. Il Quadrilatero, a cura di Lorella Grossi e Simonetta Raimondi, Bologna, Eco&Eco, 2002, p. 14
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 35
- Francisco Giordano, Marco Poli, La statua di S. Petronio in piazza Ravegnana, Bologna, Costa, 2001