Sistemazione di piazza San Martino

@ Via Guglielmo Oberdan, 25, 40126 Bologna BO
dal 1 gen al 31 dic 1839

In occasione dell'Apparato Decennale della Parrocchia di San Martino, durante la sistemazione del sagrato davanti alla chiesa, è ritrovata una grande quantità di ossa umane, a conferma della presenza in loco dell'antico cimitero.

La piazza adiacente alla chiesa è rivestita con un selciato "quanto comodo altrettanto robusto e decoroso", appianando il suolo e abbattendo il muretto che lo divide dalle due strade vicine. Quest'ultimo è sostituito da colonnette di macigno.

Nella piazzetta sorge la colonna fatta erigere nel 1705 da padre Elia Vaiani Borghi, su disegno di G. Andrea Conti, in memoria della coronazione dell'immagine della Madonna del Carmine, eseguita l'anno precedente in Piazza Maggiore dal cardinale Boncompagni.

La bella statua della Vergine, in cima alla colonna, è opera del milanese Andrea Ferreri (1673-1744), che a Bologna ha lasciato varie sculture in macigno, tra le quali la gigantesca Madonna a tutto rilievo in via Saragozza, chiamata volgarmente “la Madonna grassa”.

Approfondimenti
  • Daniela Bellotti, William Lambertini, La Madonna Grassa di Andrea Ferreri. Lettura storica e restauro dell'opera, in: "Strenna storica bolognese", 1990, pp. 61-71
  • Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 188 (Colonna della Madonna del Carmine)
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 2., pp. 311-312
  • La Madonna Grassa nel portico di San Luca. Andrea Ferreri scultore/architetto, sede Ordine degli Architetti di Bologna, via Saragozza 175/177, 2. ed. maggio/giugno 2017, ricerca archivistica e testi di Giovanna Saccone, Mori (TN), La Grafica, 2017, pp. 49-51
  • Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 116 (Madonna grassa)