Si scioglie la Società del Casino

dal 1 gen al 31 dic 1854

Dopo che un provvedimento governativo ha stabilito che le accademie letterarie, musicali e teatrali devono tenersi alla presenza di ufficiali austriaci, la Società del Casino, con sede dal 1823 a Palazzo Bolognini-Amorini in via Santo Stefano, sospende la propria attività e nel 1854 decreta il proprio scioglimento.

Nata nel 1766 come circolo aristocratico, in epoca napoleonica ha aperto le porte al ceto borghese emergente, arrivando ad accogliere fino a 400 soci.

Dopo aver inglobato la Società delle Signore, alla quale aderivano alcune delle dame bolognesi più in vista, quali Cornelia Rossi Martinetti e Teresa Carniani Malvezzi, i soci del Casino hanno dato vita a un'Accademia di Poesia, più tardi divenuta “Accademia Felsinea”, alla quale hanno aderito personaggi del calibro di Vincenzo Monti, Pietro Giordani, Dionigi Strocchi, Massimiliano Angelelli, Carlo Pepoli.

Nella prima metà del secolo la Società del Casino ha svolto una parte importante nella vita culturale e politica della città, accogliendo i membri della classe dirigente.

Tra gli intrattenimenti offerti c'erano, oltre alle accademie di poesia, la lettura dei più importanti giornali e periodici italiani e stranieri, il gioco del lotto, le carte, il biliardo, i concerti e le feste da ballo.

La domenica dopo mezzogiorno si teneva un concerto di pianoforte con brani d'opera in voga e si esibivano cantanti e strumentisti di fama.

La direzione musicale del Casino è stata per molti anni appannaggio di Francesco Giovanni Sampieri (1790-1863), musicista e mecenate, amico di Rossini.

Dopo il 1848 la politica è entrata con forza nel circolo e le feste hanno assunto un carattere patriottico, che non poteva rimanere esente dal controllo poliziesco.

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei Lumi agli anni Trenta (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 36
  • Cristina Bersani, Leopardi e il teatro a Bologna, in: Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, p. 229
  • F.I.L.D.I.S., Cenacoli a Bologna, Bologna, L. Parma, 198, pp. 61-66
  • Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, p. 25
  • Giovanni Maioli, La Società del Casino in Bologna (1788-1864), in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Fuori Serie, 4 (1938-39), pp. 61-105
  • Maria Chiara Mazzi, Quattro passi nei salotti di cultura nella Bologna del primo Ottocento, Bologna, in riga edizioni, 2019, pp. 49-54
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, p. 55
  • Passi di danza, passi di parata. Feste civili e patriottiche a Bologna 1796-1870, a cura di Claudia Collina e Mirtide Gavelli, Bologna, Editcomp, 1994, p. 34
  • Alberto Preti, Giornali, circoli, caffé: le idee di unità e di indipendenza a Bologna, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 3., p. 394
  • Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, La Società del Casino e l'Accademia dei Felsinei, in: Giacomo Leopardi e Bologna, cit. pp. 209-216