Sfollati dalle città del nord

24 ottobre 1942, 00:00

Dopo i primi bombardamenti sulle città del nord, in particolare su Milano, che tra il 24 e il 25 ottobre subisce una pesante incursione aerea, giungono a Bologna molte famiglie di sfollati. Molti di essi proseguono verso le residenze estive della riviera romagnola, in parte vengono ospitati in città.

L'Amministrazione comunale bolognese comincerà a realizzare alloggi provvisori in città e nei centri vicini, come San Lazzaro, Castenaso, Trebbo e Casalecchio. A San Lazzaro sarà costruito un villaggio di una ventina di baracche in pietra e in legno, intitolato a Ettore Muti.

A sua volta Bologna sarà dichiarata soggetta a sfollamento dopo i primi bombardamenti dell'estate 1943, ma già dal dicembre 1942 si allontaneranno dalla città molte famiglie con abitazioni sulle colline o parenti in campagna, tanto da rendere inattuabile il piano di sfollamento predisposto a norma di legge nel 1939.

Approfondimenti
  • Brunella Dalla Casa, 94 incursioni aeree: esodo e controesodo, in: "Resistenza oggi Bologna", numero unico, 1996, pp. 84-85
  • Werther Romani, Mauro Maggiorani, Guerra e Resistenza a San Lazzaro di Savena, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2000, p. 201