Senza soluzione il problema degli scoli nel Reno

dal 1 gen al 31 dic 1857

Il Reno continua a sopraelevarsi sul piano della campagna. Alla Beccara Nuova nel 1857 gli argini raggiungono i 13 metri di altezza e vanno continuamente rafforzati. Il problema fondamentale resta quello degli scoli, che non possono avere un esito adeguato con un letto così alto.

Si continuerà a lungo a dibattere tra diverse possibili soluzioni: uno sfioratore nelle Valli di Comacchio, il completamento del Cavo Napoleonico, la rianimazione del Primaro con un canale dal Po grande, l'esecuzione di chiaviche laterali al Reno per la colmata delle valli.

In occasione della visita di Pio IX a Bologna verrà presentata una richiesta solenne per l'immissione del Reno nel Po grande e per la regolazione dei torrenti suoi tributari, dall'Idice al Lamone.

Ma con le tecnologie a disposizione fino a metà dell'Ottocento, la sistemazione idraulica della Bassa bolognese sarà impossibile. Essa avverrà solo nella prima metà del Novecento con le nuove draghe meccaniche e le potenti idrovore, che realizzeranno il sollevamento delle acque di scolo.

Approfondimenti
  • Annali. Società Agraria Provinciale di Bologna, Bologna, Societa Agraria di Bologna, 1888, p. 21
  • Alfeo Giacomelli, Il sistema delle acque, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1989, vol. 2., pp. 339-340