Sciopero dei fornai
dal 1 al 31 luglio 1888
Nel luglio a Bologna scioperano i “pistori”, gli operai dei forni. I proprietari delle botteghe sono costretti a lavorare “notte e giorno” e tentano di far venire lavoranti da Trieste e Gorizia.
L’accettazione della proposta è considerata dagli scioperanti un “atto anticolleghiale e contrario ai principi di solidarietà”. Lo sciopero nelle “pistorie” si protrarrà per quasi venti giorni.
Approfondimenti
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX. 1801-1900. Giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, vol. 5: 1871-1900, 1930-1942, p. 1260
- Sciopero di fornai, in: "L'operaio", 20 (1888), p. 159
- Giampaolo Venturi, Episcopato, cattolici e comune a Bologna, 1870-1904, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, stampa 1976, p. 162
- Renato Zangheri, Storia del socialismo italiano, Torino, G. Einaudi, vol. 2: Dalle prime lotte nella Valle Padana ai fasci siciliani, 1997, p. 13
Lo sciopero dei fornai bolognesi
- in una vignetta de “La Rana”, giornale umoristico settimanale, 33 (1888) - Fonte: Museo Risorgimento Bologna (www.museibologna.it/risorgimento)