Scioperi politici nelle fabbriche
Il 1° marzo uno sciopero degli operai nelle fabbriche del Nord ferma la produzione destinata soprattutto al Reich. L'epicentro della protesta è nel triangolo industriale, tra Genova, Torino e Milano.
Alle prime luci dell'alba del 1° marzo a Bologna forti esplosioni danneggiano alcune linee tramviarie. Il gappista Diego Orlandi (Pietro) ha piazzato ordigni sotto gli scambi dei depositi della Zucca e del Littoriale e sotto cinque tralicci dell'alta tensione presenti fuori porta Saffi.
E' il segnale di inizio dello sciopero, che coinvolge parecchie industrie in città e provincia. Un volantino diffuso clandestinamente incita gli operai, gli impiegati e i tecnici a rimanere compatti sui luoghi di lavoro e a inviare delegazioni ai padroni con le rivendicazioni.
Alla Calzoni, alla Ducati (negli stabilimenti di Borgo Panigale, Bazzano e Crespellano), alla Weber, alla Scipione Innocenti devono intervenire i soldati tedeschi e i militi della GNR per far riprendere il lavoro. Vi sono arresti e fermi tra i componenti delle commissioni di fabbrica.
Intanto si fermano i tram, rimangono inattive parecchie fornaci e chiude l'Azienda del gas. Davanti alla Prefettura si svolge una manifestazione popolare di protesta.
Altri scioperi e attentati avvengono nella provincia. A Castel Maggiore 300 operaie incrociano le braccia. Una bomba scoppia davanti alla Casa del fascio di San Giorgio di Piano e cinque militi della GNR rimangono feriti. Anche la sede del PFR di San Giovanni in Persiceto subisce un attentato gappista, così come quella del Dopolavoro fascista di Imola.
Il 2 marzo si svolge al Pontevecchio lo sciopero delle maestranze del Calzaturificio Montanari, in gran parte donne. Il corteo, in cui è notata la presenza di partigiani, sfila lungo la via Emilia, bloccando il traffico nei due sensi.
Il 3 marzo nel Polverificio Baschieri & Pellagri di Marano è attuata una sospensione del lavoro per tutta la giornata, promossa da Agostino Pinardi e altri operai, mentre nella vicina Castenaso si tiene una manifestazione popolare.
I tentativi di sciopero proseguono in alcune fabbriche fino all'8 marzo, ad esempio all'ACMA, alla Barbieri di Castelmaggiore, nella cartiera della Lama di Marzabotto, alla SAM di Anzola Emilia.
Gli agitatori e gli scioperanti più in vista saranno costretti alla clandestinità per evitare l'arresto e andranno ad ingrossare le fila delle formazioni partigiane.
In una riunione con il prefetto il 14 marzo, i capi fascisti Franz Pagliani e Pietro Torri propongono di reprimere con la forza, facendo fuoco sugli operai, ogni ulteriore tentativo di sciopero nelle fabbriche.
Alcuni tra gli operai e i tranvieri arrestati saranno internati a Fossoli e poi deportati a Mauthausen. La repressione scatenata dai fascisti e dai Tedeschi porterà alla deportazione di oltre 1.200 operai dalle fabbriche dell'Alta Italia.
- 40. anniversario degli scioperi del marzo 1944, Bologna, Palazzo Malvezzi, sala del Consiglio provinciale 12 marzo 1984, Bologna, Tipografia Moderna, 1984
- 50. della Resistenza, numero unico di “Resistenza oggi Bologna”, a cura di Giuseppe Brini, Bologna, ANPI provinciale, 1995, p. 93
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 368-369
- Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese, Comune per Comune, Bologna, ANPI, 1998, pp. 16-17, 87
- Luigi Arbizzani, La Costituzione negata nelle fabbriche. Industria e repressione antioperaia nel Bolognese, 1947-1966, 2. ed. ampl. con Appendice 2001, Bologna, Pass, 2001, pp. 25-26
- Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, pp. 16, 63-65
- Luigi Arbizzani, Lotte dei bolognesi dal 1922 alla Liberazione, in La Resistenza in Emilia-Romagna, numero unico della Deputazione Emilia-Romagna per la storia della Resistenza e del movimento di liberazione, Bologna, Deputazione Emilia-Romagna per la storia della Resistenza, 1966, p. 26
- Luigi Arbizzani, Un poderoso colpo di maglio, in Iniziativa e memoria storica nel 50. della Resistenza e della lotta di liberazione. Partigiani ieri anziani oggi, a cura di Remigio Barbieri e Giancarlo Grazia, Bologna, Editrice della sicurezza sociale, 1996, pp. 48-49
- Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 188
- Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, La guerra di liberazione in Emilia-Romagna, in: Resistenza in Emilia Romagna, a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, pp. 27-28
- Luciano Bergonzini, Politica ed economia a Bologna nei venti mesi dell'occupazione nazista, Imola, Galeati, 1969, pp. 40-44
- Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 -aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 59 sgg.
- Luciano Bergonzini, Sabotaggio nelle fabbriche, in Bologna è libera. Pagine e documenti della Resistenza, a cura di Luigi Arbizzani, Giorgio Colliva, Sergio Soglia, Bologna, ANPI, 1965, pp. 33-36
- Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 39
- Armide Broccoli, La resa dei conti, Milano, Vangelista, 1975, pp. 82-83
- Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, p. 55 (foto: testo del volantino Sciopero Generale in tutte le fabbriche!)
-
Elio Cicchetti, Il campo giusto, 3. ed., Milano, La Pietra, 1973, pp. 36-37
- Mario De Micheli, Settima Gap, Imola, Bacchilega, 2011, pp. 46-50
- L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, a cura di Lino Marini, Ignazio Masulli, Bari, De Donato, 1975, vol. 3., Luigi Arbizzani, Azione operaia, contadina, di massa
- Luigi Gaiani, Il comitato militare al lavoro, in Iniziativa e memoria ... cit., p. 50
- Luigi Gaiani, Quelli della 7a GAP aprirono le ostilità, in "Resistenza oggi Bologna", 40. della lotta di liberazione, Bologna, a cura dell'ANPI provinciale, 1984, p. 28
- Miguel Gotor, L'Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Torino, Einaudi, 2019, p. 133
- Mauro Maggiorani, La guerra in casa. I luoghi, le persone, gli ideali, in: Casteldebole in fiamme. La battaglia e l'eccidio dell'ottobre 1944 nella storia della 63. brigata Bolero, Bologna, ANPI, 2006, p. 15
- Mauro Maggiorani, Vincenzo Sardone, Libertà: i luoghi, i volti, le parole. Memorie dell'antifascismo e della Resistenza nel quartiere Savena di Bologna, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2004, pp. 91-92
- Lino Michelini (William), Di notte in bici a far "saltare" rotaie e cabine, in Iniziativa e memoria ... cit., p. 50
- Nazario Sauro Onofri, Cronologia bolognese del 1944, in 1944: la lotta di liberazione, Bologna, ANPI, 2004, p. 11
- Nazario Sauro Onofri, I socialisti bolognesi nella Resistenza, Bologna, La squilla, 1965, pp. 52-60
-
Santo Peli, Storie di GAP. Terrorismo urbano e Resistenza, Torino, Einaudi, 2014, pp. 111-112
- Donata Pracchi, Una fra le tante. Gabriella Zocca, memorie di Bologna, Bologna, Pendragon, 2018, p. 60
- 40°: 1945-1985. Alba di libertà, Bologna, ANPI provinciale, 1985, p. 15
- La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1967-1980, vol. 3., p. 45 sgg.
- La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 73-75, 253, 350
- Libero Romagnoli, Ducati ore 10, suona la sirena tutti fuori, in Iniziativa e memoria ... cit., pp. 54-55
- Rossella Ropa, Internati militari, deportati razziali e politici: l'altra Resistenza, in: La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 453-454
- Giorgio Scarabelli, 25 anni di galera per antifascismo. Dall'aula 4. del Tribunale speciale al lager di Mauthausen. Tranche de vie di un militante comunista, Bologna, Tip. moderna, 1982, pp. 74-78
- Gli scioperi del marzo 1944 a Bologna. Testimonianze e documenti, a cura della Federazione CGIL-CISL-UIL di Bologna, Bologna, Graficoop, 1974
- Gli scioperi del marzo 1944. Resistenza civile disarmata e annientamento nei lager nazisti, Corbetta, Il guado, 2004
- Gli scioperi in Emilia nel 1944, in Storia dell'antifascismo italiano, a cura di Luigi Arbizzani, Alberto Caltabiano, Roma, Editori Riuniti, 1964, pp. 193-200
- Floriano Sita, Due ore di lotta dura alla "Ducati" di Borgo - Anonimo, Gli scambi dei depositi saltarono alle ore 4,45 - Olivio Lambertini, Alla "Barbieri" di Castel Maggiore - Nerio Cavina, Lunedì 1 maggio 1944 la "Cogne" si è fermata - Un glorioso foglietto clandestino: "La voce dell'Operaio" - Concetta Tarozzi, In corteo verso il centro quelli della "Montanari" - Riccardo Rubbi, Sabotaggio alla "Sabiem" e molti chiodi a tre punte - Raffaele Corazza, 5 arrestati alla "Weber" - Andrea Zamboni, Fermezza operaia alla "Calzoni", in: "Resistenza oggi Bologna", 40. della lotta di liberazione, Bologna, a cura dell'ANPI provinciale, 1984, pp. 7-20
- Sergio Tau, La Repubblica dei vinti. Storie di Italiani a Salò, Venezia, Marsilio, 2018, p. 341
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 173
- Dario Ventura, Sindacato e ricostruzione a Bologna, 1945-1948, Roma, Editrice sindacale italiana, 1981, p. 15