Prelevate altre opere d'arte per la Pinacoteca di Brera

18 marzo 1811, 00:09

Giungono in città i commissari inviati dal governo per scegliere opere d'arte “che convengono alla Reale Pinacoteca di Milano”, provenienti dalle ultime congregazioni religiose soppresse.

A Bologna da poco sono stati spogliati i conventi di San Paolo in Monte, l'Annunziata, Santa Lucia, il Corpus Domini e molti altri. Numerosi dipinti depositati all'Accademia vengono anche dalla provincia.

La scelta fatta l'11 marzo comprende tele di Guercino, Giacomo Francia, Prospero Fontana, Guido Reni: in totale 26 opere. Di queste, ben 15 erano già state in precedenza scelte per la pinacoteca dell'Accademia di Bologna.

La spedizione a Milano dei quadri prescelti avverrà nel maggio 1811. In cambio saranno inviati a Bologna 14 dipinti, giudicati di valore molto inferiore dei capolavori perduti.

Tra il 1809 e 1811 53 dipinti hanno lasciato il capoluogo emiliano diretti a Brera. Essi fanno parte della "colossale razzia" effettuata soprattutto in Veneto, Marche e Romagna, che ha portato nella capitale lombarda più di mille opere.

Gran parte di esse rimarranno lì - molte disperse in sedi sconosciute - anche dopo la fine del del Regno italico.

Approfondimenti
  • Daniela Camurri, L'arte perduta. Le requisizioni di opere d'arte a Bologna in età napoleonica, 1796-1815, San Giorgio di Piano, Minerva, 2003, pp. 126-130, 191-197
  • Andrea Emiliani, Bologna. Cronache dal vivere, Argelato, Minerva, 2013, pp. 87-88