Ripristino di alcune congregazioni religiose
Vincenzo Garofoli riunisce i residui complessi monastici esistenti dei Canonici regolari del SS. Salvatore e dei Canonici Lateranensi, che vengono articolati in quattro province.
A Bologna i monaci riprendono il 24 maggio ad abitare una piccola parte del loro antico convento, requisito fin dal giugno 1796 e divenuto dapprima sede della Giunta di Contribuzione, in seguito dell'Agenzia dei Beni Nazionali.
Nello stesso anno sono ricostituiti i Domenicani, ma devono insediarsi nei pressi della sede originaria. Dei 125 frati presenti al momento della soppressione dell'ordine ne sono rimasti solo nove.
Nel 1825 riotterranno l'officiatura della loro chiesa, ma perderanno il controllo del Santuario di San Luca, detenuto da cinque secoli, a favore di sacerdoti secolari.
Nel 1828 sarà celebrato in San Domenico il Capitolo provinciale e solo dal 1840 saranno iniziati i restauri della chiesa contenente l'arca del fondatore.
Dal 13 giugno 1824 i francescani conventuali occuperanno il complesso di San Giorgio in Poggiale. Potranno infatti riavere il loro “bel San Francesco” solo alla fine dell'800.
Il convento di San Giorgio è appartenuto fino al 1797 ai Padri Serviti, poi diventato sede della Municipalità e del Giudice di Pace del cantone di S. Maria Maggiore. La chiesa annessa è rimasta aperta anche dopo la soppressione della parrocchia nel 1806.
- Alfeo Giacomelli, Ordini religiosi in età moderna, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., pp. 533-534
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 4., Bologna, Società Tipografica dei Compositori, 1872, p. 229
- Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 24, nota 59
- Paolo Mattioli, Guida storica pei divoti della Madonna di San Luca, introduzione di Mario Fanti, nuova ed., Bologna, Compositori, 2004, p. 109
- Monasteri e conventi francescani in Emilia Romagna, a cura di Giorgio Maioli, con la collaborazione di P. Onofrio Gianaroli, Bologna, Re Enzo, 1995, p. 36