"Rinascita" e il "Corriere dell'Emilia"

2 maggio 1945, 00:00

Dopo alcuni giorni di sospensione, per ordine degli Alleati, è di nuovo in edicola il quotidiano “Rinascita”, organo del CLN dell'Emilia-Romagna, diretto da Leonildo Tarozzi del Partito comunista. Nello stesso giorno, il “Corriere alleato” è denominato “Corriere dell'Emilia”.

Dal 6 giugno, diretto da Gino Tibalducci, esso diventerà "quotidiano indipendente della Valle Padana", anche se pur sempre sotto il controllo del PWB.

L'amministrazione militare alleata proverà in seguito ad assegnare il "Corriere" al CLN locale, che rifiuterà, perdendo l'occasione di assumere l'eredità del vecchio "Carlino".

Il 17 luglio il foglio sarà stampato con il titolo "Giornale dell'Emilia". Tra i redattori, costretti a lavorare in condizioni precarie tra le macerie di via Dogali, vi sono Sigfrido Rossi (Wolfango Rossani), Attilio Teglio, Luigi Chierici, Nino Comaschi. Tibalducci rimarrà direttore fino al 5 marzo 1946.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 108-109
  • Ugo Bellocchi, Il Resto del Carlino, giornale di Bologna, Bologna, Il Resto del Carlino, 1973, p. 163
  • Dino Biondi, Il Resto del Carlino 1885-1985. Un giornale nella storia d'Italia, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1985, p. 275
  • Paolo Murialdi, La stampa italiana del dopoguerra, Roma (ecc.), Laterza, 1978, vol. 1., p. 87