Ricostruzione di Pianoro, il comune più sinistrato d'Italia

dal 1 gen al 31 dic 1950

Dopo lunghe discussioni e contrasti viene approvato il piano urbanistico dell'architetto Alberto Legnani (1898-1954) per la ricostruzione di Pianoro.

Il paese, a pochi chilometri a sud di Bologna, lungo la statale della Futa e nei pressi della ferrovia Direttissima, è probabilmente il più sinistrato d'Italia a causa della guerra.

Sulla linea del fronte per tutto l'inverno del 1944, è stato distrutto al 98% e gli abitanti hanno dovuto abbandonarlo, spostandosi quasi tutti in città. Per questo è stato denominato “Cassino del Nord".

Il piano di ricostruzione prevede lo spostamento dell’abitato in località Tombo, circa due chilometri più a nord in direzione di Bologna.

Dopo le baracche, le prime case vengono realizzate dal piano Marshall secondo la tipologia anglosassone della villetta a schiera unifamiliare. Ai lati del viale principale sono piantati pini marittimi, caso unico nella provincia.

Nel 1956-57, sempre su progetto di Legnani, verrà edificata la chiesa parrocchiale della Madonna di Lourdes. In facciata presenta un gruppo ceramico di scuola faentina. All’interno conserva opere provenienti da chiese e istituti bolognesi.

Approfondimenti
  • Alberto Legnani, a cura di Stefano Zironi e Fulvia Branchetta, Sala Bolognese, A. Forni, 1994, p. 34-35, 79 (ill.)
  • Luigi Bortolotti, I comuni della provincia di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna, Tip. S. Francesco, 1964, p. èp. 384
  • La "Cassino del Nord". Pianoro: vita, distruzione, rinascita, in Iniziativa e memoria storica nel 50. della Resistenza e della lotta di liberazione. Partigiani ieri anziani oggi, a cura di Remigio Barbieri e Giancarlo Grazia, Bologna, Editrice della sicurezza sociale, 1996, pp. 184-187
  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. V, Appendice statistica e fotografica, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2007, pp. 134-135
  • Gabriele Basilico. L.R. 19/98: la riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna, a cura di Piero Orlandi, Bologna, Compositori, 2001, (foto) pp. 103-106
  • Guerra e Resistenza sulla Linea Gotica tra Modena e Bologna, 1943-1945, a cura di Vito Paticchia, Modena, Artestampa, 2006, p. 99
  • Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Uno sguardo lento. L'Emilia-Romagna nelle raccolte fotografiche dell'IBC, a cura di Piero Orlandi, Bologna, Clueb, 2007, p. 149 (foto)
  • Federica Legnani, Pianoro Nuovo. La storia della rifondazione di un intero paese, in "Portici. Bimestrale della Provincia di Bologna", 1-2 (2006), pp. 40-41
  • Luca Pastore, Costruire o ricostruire? Il caso di Pianoro Nuovo e Pianoro Vecchio, in La montagna dopo la guerra. Continuità e rotture nell'Appennino bolognese tra Idice e Setta-Reno: 1945-2000, a cura di Mauro Maggiorani e Paola Zagatti, Bologna, Aspasia, 2009, pp. 93-109
  • Luca Pastore, Fascismo e guerra a Pianoro. 1920-1946, Pianoro, Comune di Pianoro, 2005
  • Pianoro. Gli anni della ricostruzione, a cura di Roberto Vitali, Pianoro, Comune - Bologna, Il nove, 1995
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 213
  • Roberto Vitali, Pianoro. Storie e immagini di un antico borgo, Ferrara, Cooperativa culturale Charlie Chaplin, 1989, p. 107 sgg. (foto)
  • Roberto Vitali, Pianoro 1945-1970. La storia attraverso i suoi protagonisti, Bologna, Grafiche A & B, 2005