Aldini e Berni degli Antoni chiedono autonomia per le Legazioni

dal 1 al 31 maggio 1815

Nel maggio 1815, durante il Congresso di Vienna, alcuni notabili bolognesi, tra i quali gli avvocati Antonio Aldini (1755-1826) e Vincenzo Berni degli Antoni, presentano al cancelliere austriaco Metternich progetti di governo autonomo per le Legazioni.

Essi saranno contrastati dal cardinale Segretario di stato Ercole Consalvi (1757-1824), impegnato ad ottenere la ricostituzione dello Stato pontificio nei confini precedenti al periodo napoleonico.

I legittimisti bolognesi mirano ad una soluzione municipalistica, che garantisca la restituzione delle prerogative del Senato bolognese e l'autonomia di governo, già prevista nei patti di papa Niccolò V del 1447.

A questo proposito uomini come Alamanno Isolani, Giuseppe Malvasia, Antonio Bovio, superstiti dell'antica assemblea senatoria, inviano memoriali al pontefice e alle potenze europee.

Vincenzo Berni degli Antoni (1747-1828), consulente di legati pontifici e professore di diritto civile all'Università di Bologna, fedele al vecchio regime, è tra i pubblici funzionari che hanno rifiutato di giurare fedeltà alla Repubblica. Su posizioni meno intransigenti, ha invece accettato diverse cariche pubbliche nel Regno d'Italia.

La sua proposta è presentata con un memoriale dal titolo Voto politico-legale per la città di Bologna, che rimarrà inedito fino al 1831. Secondo Stendhal, che durante il suo soggiorno bolognese è in rapporti di amicizia con lui, il memoriale ha fatto perdere la testa a tutta Bologna, ma è considerato dal Consalvi "della noiosa carta straccia".

L'avvocato Aldini si esprime invece per una soluzione "austriaca", che prevede l'inserimento delle Legazioni nei domini asburgici del Lombardo-Veneto.

Un regno italiano sotto la sovranità degli Asburgo gli appare preferibile rispetto al ritorno sotto il governo pontificio.

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei lumi agli anni Trenta, (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 35
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 96, nota 248 (V. Berni degli Antoni)
  • Vincenzo Berni degli Antonj, Voto politico-legale per la città di Bologna, Parigi, s.e., 1831
  • Aldo Berselli, Bologna dalla Restaurazione al 1831, in: Leopardi e Bologna, atti del Convegno di studi (...), a cura di Marco A. Bazzocchi, Firenze, L. S. Olschki, 1999, p. 13
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 29 (il "Voto politico-legale" mai pubblicato fino al 1831)
  • Bologna ai tempi di Stendhal, mostra iconografica, Bologna, 13-20 maggio 1972, introduzione e catalogo di Giancarlo Roversi, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., pp. 826-827

  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 423, nota 30
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 278, 283
  • Mario Fanti, Personaggi e società della Bologna stendhaliana, in: "L'Archiginnasio", 1971/1973, 66/68, v. 1, pp. 102-106
  • Mario Fanti, Un tentativo di ripristinare il Senato bolognese al tempo del Congresso di Vienna (1814-1816), in: “Culta Bononia”, 1 (1969), pp. 171-234
  • Umberto Marcelli, La realtà politica di Bologna e le meditazioni stendhaliane, in: "L'Archiginnasio", 1971/1973, 66/68, v. 1, pp. 62-67
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche, in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 10
  • Umberto Marcelli, Le vicende politiche dalla Restaurazione alle annessioni, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., pp. 68-69
  • Aldino Monti, Bologna di fine Settecento: il piccolo stato dalla sovranità pontificia alla sovranità napoleonica. Alcune puntualizzazioni, in: Università e formazione dei ceti dirigenti. Per Gian Paolo Brizzi, pellegrino dei saperi, a cura di Giancarlo Angelozzi, Maria Teresa Guerrini, Giuseppe Olmi, Bologna, Bononia University Press, 2015, pp. 406-407
  • Giovanni Natali, La restaurazione a Bologna e nelle legazioni (1815-1831), in: Il 1859-'60 a Bologna, Bologna, Calderini, 1961, p. 18
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 437
  • Fiorenza Tarozzi, Politica, economia e società nell'età del Risorgimento a Bologna, in: “Quaderni di cultura del Galvani”, centocinquantenario, numero speciale, 2012, v. 1., p. 31
  • Sandro Zabbini, Nadia Cesari, Da Napoleone al 1945, in: Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 64
  • Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, p. 346