Riattivazione dell'acquedotto romano

5 giugno 1881, 00:07

Viene riattivato l'acquedotto romano dell'epoca di Augusto, che porta l'acqua del fiume Setta alle pendici dei colli cittadini, attraverso un cunicolo sotterraneo di circa diciotto chilometri.

Il recupero dell'antica infrastruttura è opera di Antonio Zannoni (1833-1910), ingegnere capo dell'Ufficio Tecnico municipale, che dal 1862 ha condotto indagini sul condotto e dal 1876 ha curato l'allacciamento della galleria sotterranea a nuove strutture di presa dell'acqua dal Setta.

Il nuovo impianto è gestito dalla S.N.A.G., Società Nazionale Gasometri ed Acquedotti, promossa tra gli altri da Bettino Ricasoli e Luigi Tanari.

L'inaugurazione avviene domenica 5 giugno, alla presenza delle maggiori autorità, in vari luoghi della città: prima al serbatoio d'arrivo posto fra le porte D'Azeglio e Saragozza e poi in centro.

In piazza Maggiore sono aperte la fontana del Nettuno e quella provvisoria davanti a San Petronio, dalla quale si leva un getto “magnifico e copioso”. A seguire è attivata una fontana “di effetto sorprendente” in piazza Cavour.

In altre strade sono installati getti d'acqua “improvvisati”, che destano la curiosità dei bolognesi. Molti vogliono assaggiare l'acqua appena arrivata dal Setta, nonostante la raccomandazione di aspettare qualche giorno perché sia veramente potabile.

Per l'occasione Corrado Ricci (1858-1934), storico dell'arte e archeologo, allievo di Carducci, detta un'epigrafe encomiastica all' "illustre ingegnere bolognese" Antonio Zannoni, che a sua volta, con un manifesto affisso alle cantonate, ricorda ai concittadini la lunga vicenda della riscoperta dell'antico cunicolo.

Fontanelle definitive in ghisa saranno installate a partire 1882 grazie a capitali inglesi. Subito dopo cominceranno gli allacciamenti alle abitazioni private.

Il ripristino dell'acquedotto romano porterà un miglioramento delle condizioni igieniche in città, nonostante i prezzi piuttosto alti del servizio.

I casi di colera, ad esempio, diminuiranno nei vari quartieri in proporzione alla diffusione dei nuovi condotti e delle fontanelle pubbliche di acqua potabile, che andranno a sostituire i tradizionali pozzi di falda.

Durante i lavori di costruzione del serbatoio dell'acquedotto in via San Mamolo, l'ing. Zannoni ha scoperto, non lontano dal corso del torrente Aposa, alcuni fondi di capanne facenti parte di un villaggio dell'età del bronzo (circa 1.300 a.C.).

Approfondimenti
  • L'acqua tra passato e futuro. Itinerari storici e naturalistici della provincia di Bologna, a cura di Legambiente Imola Medicina, ecc., Rastignano, Officine grafiche Litosei, 2012
  • Acquedotto 2000. Bologna, l'acqua del Duemila ha duemila anni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pp. 151-152 (foto)
  • Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, pp. 230-231
  • Alla scoperta di Bologna d'acqua, a cura di Cecilia Ugolini, Bologna, Editrice Compositori, 2000, p. 29
  • Federico Bartolini, Dalla luce al calore all'energia. Per una storia della Officina del gas di Bologna attraverso i dibattiti in Consiglio comunale, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1989, fig. 55 (foto della fontana in piazza Maggiore)
  • Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, pp. 109-110
  • Bologna d'acqua. L'energia idraulica nella storia della città, a cura di G. Pesci, C. Ugolini, G. Venturi, Bologna, Compositori, 1994, p. 112
  • Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi, Bologna, Edizioni Cineteca, 2017, p. 46 (foto)
  • Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, pp. 111, 158-159
  • Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, 1950, vol. 1., p. 17
  • Alessandro Cervellati, Bologna popolare, Bologna, Tamari, 1963, pp. 50-54
  • Giuseppe Coccolini, L'acquedotto romano di Bologna, Bologna, Rotary club di Bologna, Li Causi, 1983
  • Giuseppe Coccolini, L'acquedotto romano di Bologna, in: "Strenna storica bolognese", 33 (1983), pp. 75-91
  • Giuseppe Coccolini, L'arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 157
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 5: 1871-1900, p. 929
  • Tiziano Costa, Il tempo in cui visse Nasica. La "Belle Epoque" e dintorni, in: Augusto Majani Nasica 1867-1959. Pittore, illustratore e uomo di spirito, a cura di Alessandro Molinari Pradelli, Giancarlo Roversi, Antonio Storelli, Modena, F. C. Panini, 2002, p. 225
  • Gabriele Cremonini, Cibò. Un viaggio nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende, curiosità e ricette, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 81-83
  • Renato Drusiani, Acqua potabile per Bologna, in Le acque a Bologna, antologia a cura di Marco Poli, Bologna, Compositori, 2005, p. 238
  • Angelo Finelli, Bologna ai tempi che vi soggiornò Dante, rist. anast., Calcara, Arti Grafiche Jolly, stampa 1975, p. 139 (foto)
  • Francisco Giordano, La riattivazione dell'acquedotto romano, in: Antonio Zannoni nel 150. dell'Unità d'Italia, a cura di Paola Furlan, Bologna, Edizioni Archivio storico Comune di Bologna, 2013, p. 35
  • Luigi Lepri, Di ban so Bulaggna. Immagini della vecchia Bologna e Remm da francball, Bologna, Pendragon, 2003, p. 14
  • Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità, Bologna, Tamari, 1973, p. 108
  • Gaetano Miti, Bologna il comune bottegaio: dai negozi di Zanardi all'Ente dei Consumi, Bologna, Patron, 2015, p. 16
  • Francesco Nigro, I pozzi di Bologna, in: "Nelle Valli Bolognesi", 38 (2108), pp. 20-21
  • Omaggio a Bologna. Materiali per un'immagine della città e del territorio, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1980, p. 136 (foto)
  • Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, p. 97
  • Pier Paola Penzo, Identità municipale, sentimento nazionale e trasformazioni urbane. Bologna, Ferrara e Ravenna 1859-1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 152
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 141 (foto)
  • Giancarlo Susini, L'Aqua Augusta del Setta-Reno, in "Strenna storica bolognese", 25 (1985), pp. 325-338 (anche in: Bononia/Bologna. Scritti di Giancarlo Susini, Bologna, Pàtron, 2001, pp. 221-232)
  • Giancarlo Susini, L'acquedotto di Bologna compie 2000 anni, in Acquedotto 2000. Bologna, l'acqua del duemila ha duemila anni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, pp. 13-18 (anche in: Bononia/Bologna, cit., pp. 213-219)
  • Angelo Varni, Roberto Balzani, "Viribus Unitis". Tentativi di creare infrastrutture e integrare territori nell'area bolognese e in Romagna fra '800 e '900, Bologna, Hera, stampa 2002, p. 21