Riapre il Circolo Costituzionale
La mattina del 28 ottobre il Circolo Costituzionale, sospeso il 29 agosto precedente, riapre “con solennità”. Alla festa interviene, con la sua banda, la Guardia Nazionale, che compie “evoluzioni a fuoco” nella Piazza del Pavaglione.
Il Circolo è il maggiore centro di aggregazione dei giacobini bolognesi. E' stato creato per combattere superstizione e ignoranza, “consolidare la libertà e sollevare il Popolo”.
Le riunioni si tengono la domenica a mezzogiorno nelle pubbliche scuole, che hanno sede nel palazzo dell'Archiginnasio. Tutti possono parlare, ma molti non intervengono per paura di essere spiati da emissari degli aristocratici.
Si tengono anche circoli costituzionali “ambulanti” in periferia: i contadini accorrono numerosi a quella che i repubblicani chiamano la “fonte della verità”.
Il Circolo bolognese sarà nuovamente chiuso il 23 dicembre e al locale saranno apposti i sigilli. Sarà anche soppresso il “Monitore”, organo settimanale dei giacobini locali, che da poco aveva preso il posto del “Genio Democratico”.
- Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 200, p. 220
- Luciano Bottoni, Il teatro giacobino e la città, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 370
- Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, p. 135, 145, 152
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Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 147
- Nino Samaja, Bologna giacobina, in: "L'Archiginnasio", 52 (1957), pp. 126-127