Pregevoli pitture scoperte in San Petronio
La Fabbriceria di San Petronio intraprende importanti restauri all'interno della basilica.Filippo Antolini (1787-1859) è incaricato di un progetto per la pavimentazione in “battuto” cocciopesto.
Vengono raschiate alcune delle grandi colonne della navata centrale e alcune pareti laterali, adiacenti alle cappelle.
Provoca grande sorpresa la scoperta di numerose pregevoli pitture di cui si ignorava l'esistenza, in particolare alcune immagini della Beata Vergine attribuite a Lippo di Dalmasio o alla sua scuola. Tra i dipinti scoperti, impressiona un gigantesco San Cristoforo del Lianori o dell'Avanzi.
Le colonne e i muri all'interno furono imbiancati nel XVI o XVII secolo, in occasione di un'epidemia di peste o forse per dare “un effetto più armonico” all'architettura della chiesa.
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., pp. 271-272
- Elena Gottarelli, Urbanistica e architettura a Bologna agli esordi dell'unità d'Italia, Bologna, Cappelli, 1978, p. 39
- Giuliano Gresleri, Una prospettiva europea, in: M. Beatrice Bettazzi, Paolo Lipparini, Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Bologna, Compositori, 2010, pp. 21-40 (data cit.: 1853)
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