Regolamento delle scuole maschili e femminili

26 settembre 1825, 00:00

Il nuovo Regolamento sulle scuole, emanato dalla Congregazione degli studi, lascia i Vescovi arbitri della organizzazione delle scuole femminili.

Le uniche materie considerate obbligatorie per questo tipo di scuole, tenute per lo più da suore e pie donne - e di cui lo Stato non si è mai curato - sono il catechismo e i lavori donneschi.

Per poter insegnare anche la lettura e la scrittura, occorre avere una speciale approvazione. Nonostante tutto le maestre sono molto numerose: dal 1825 al 1859 saranno approvate 900 licenze per la città e circa 100 per la campagna.

La maggior parte delle scuole maschili nasce dopo la riforma voluta da papa Leone XII, che impone l'obbligo di almeno un plesso in ogni comune.

L'applicazione di questa disposizione andrà però molto a rilento e nel 1831 solo la metà dei 58 comuni della provincia di Bologna avranno scuole elementari pubbliche.

Approfondimenti
  • Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, pp. XII-XIII