Proposte di riforma per le Scuole Normali

21 febbraio 1801, 00:01

La Deputazione amministrativa delle Scuole Normali presenta il 21 febbraio un rapporto contenente indicazioni di riforme per le scuole elementari.

Si propone di abolire lo studio del latino e del disegno nelle scuole municipali (ex Scuole pie), e di introdurre invece l'insegnamento della lingua francese, della storia e della geografia.

Si suggerisce la creazione di una biblioteca con la scelta di libri provenienti dalle congregazioni soppresse. E' inoltre caldeggiato il trasferimento delle scuole nell'ex convento dei Celestini.

Per i maestri è raccomandato un aumento degli stipendi, ancora molto lontani dal garantire loro un adeguato mantenimento.

Le classi di latinità e aritmetica sono riconfigurate come “scuole normali” e destinate alla preparazione degli insegnanti.

Approfondimenti
  • Maria Domenica D'Elia, Diritto all'istruzione e scuola pubblica, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 287
  • Rodolfo Fantini, L'istruzione popolare a Bologna fino al 1860, Bologna, Zanichelli, 1971, pp. 26-27