Proposta la ricollocazione della statua di Bonifacio VIII sulla facciata del palazzo comunale

dal 1 gen al 31 dic 1908

A nome del Comitato per Bologna storico artistica Alfonso Rubbiani propone la ricollocazione, sulla facciata del Palazzo comunale, della statua in bronzo del papa Urbano VIII, forse il primo monumento pubblico della città.

Essa fu costruita dopo l'assegnazione ai bolognesi, grazie a un lodo del Pontefice, dei castelli di Bazzano e Savignano. Prevista in un primo tempo in marmo, fu poi realizzata in bronzo fuso e rame sbalzato e messa in opera nel 1300, anno del Giubileo.

Rimase sopra la ringhiera della Biada, protetta da un padiglione, per quasi 500 anni e venne solo rimossa, ma non distrutta, durante l'occupazione napoleonica.

L'idea di Rubbiani non avrà seguito e il bell' "idolo babilonese" sarà custodito nel Museo civico medievale di via Manzoni.

Prima di diventare uno dei più potenti e controversi papi del medioevo, Benedetto Caetani (1230-1303) fu studente all'Università di Bologna, dove si laureò in diritto canonico.

Oltre che per le accuse di eresia, simonia e sodomia, rimase famoso per il cosiddetto "schiaffo di Anagni" - clamoroso oltraggio al Papa da parte del re di Francia - e proprio per l'istituzione dell'Anno Santo o Giubileo.

Approfondimenti
  • Le meraviglie di Bologna, vol. 2: Piazza Maggiore, testo di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1992, p. 40