Progetto per la "via Massima" tra il centro e la stazione

1 dicembre 1857, 00:00

Una commissione dell'Ufficio d'Ornato incarica l'ingegnere Luigi Franceschini di studiare un percorso per la “via Massima”, la strada che dovrà collegar il centro cittadino alla nuova stazione ferroviaria.

Nel 1859 Franceschini presenta tre progetti: il primo prevede l'apertura di due porte laterali a quella di Galliera, con due piazze, esterna e interna alla porta stessa. Due strade divergenti conducono di qui verso Piazza d'Armi e verso il Borgo di San Carlo.

Il secondo progetto prevede una strada rettilinea dalla Seliciata di San Francesco (poi Piazza Malpighi) alla piazza della stazione, attraverso Borgo Casse. La terza ipotesi propone un allargamento di via Santa Maddalena e via Malcontenti, dalla Piazza d'Armi a piazza Nettuno.

Approfondimenti
  • Atlante storico delle città italiane, diretto da Francesca Bocchi e da Enrico Guidoni, Emilia-Romagna, vol. 2., Bologna, tomo 4., Dall'età dei lumi agli anni Trenta, (secoli XVIII-XX), a cura di Giovanni Greco, Alberto Preti, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Grafis, 1998, p. 50
  • Elena Gottarelli, Urbanistica e architettura a Bologna agli esordi dell'unità d'Italia, Bologna, Cappelli, 1978, pp. 40-41, 50-51
  • La Piazzola. 1390-1990. Il mercato, la città, a cura di Simonetta Raimondi, Bologna, Grafis, 1990, pp. 60-61
  • Alberto Preti, La vita economica bolognese nel cinquantennio post-unitario, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 48