Progetto per la Scuola di Arti e Mestieri

dal 1 gen al 31 dic 1930

All'interno della zona dei Prati di Caprara, nei pressi della via Emilia, è prevista l'edificazione di un nuovo grande istituto tecnico: la Scuola di Arti e Mestieri.

Il progetto è sostenuto da Leandro Arpinati e ne segue la fortuna politica. Sarà abbandonato dall'amministrazione comunale dopo la sua destituzione, nel 1933.

Tra il 1930 e il 1932 l'architetto incaricato, Giulio Ulisse Arata (1881-1962), formula diverse ipotesi. Tutte presentano un grande impianto caratterizzato da una piazza con portici. Gli ambienti prospicienti alla piazza sono di grandi dimensioni, destinati a laboratori e aula magna.

Sono previsti spogliatoi, una mensa, aule didattiche, uffici per i docenti. Il linguaggio architettonico è fortemente semplificato: la struttura di base in cemento armato è rivestita da un paramento murario con mattoni a vista e con ampie aperture.

Approfondimenti
  • M. Beatrice Bettazzi, Idee e progetti per la "città degli studi", in: Carte e pensieri per costruire la città. Eccellenze dell'Archivio Storico dell'Università di Bologna, Bologna, CLUEB, 2016, p. 77
  • Bologna. Architettura, città, paesaggio, a cura di Pierluigi Giordani, Giuliano Gresleri, Nicola Marzot, Roma, Mancosu, 2006, p. 128
  • Giulio Ulisse Arata. Architetture in Emilia Romagna, Piacenza, Giovanni Marchesi, 2012, pp. 101, 126-127
  • Giuliano Gresleri, Architetti moderni alla Certosa. Mille solitudini profonde, in: La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, p. 309
  • Scheda sul progetto della Scuola di Arti e Mestieri (a firma PL) presso la Mostra "Giulio Ulisse Arata", Bologna, Palazzo Fava, 2012-2013