Piazza Umberto I
Prevista dal piano regolatore del 1889, comincia la costruzione di una grande piazza situata al centro degli Orti Garagnani, una zona entro le mura ancora occupata da campi e prati, a nord ovest del centro cittadino.
Da essa partiranno a raggiera varie strade: via Amendola, via dei Mille, via Marconi, via Gramsci, via Cairoli, via don Minzoni. Attorno saranno costruiti, nel corso del '900, grandi edifici porticati e, nel mezzo, sarà collocata una fontana monumentale.
Tra i palazzi prospicienti sono da segnalare la Poliambulanza Felsinea e la Scuola comunale dei Tracomatosi, progetti di Alfonso Modonesi (1873-1922), in parte distrutti dai bombardamenti alleati nel 1943-45.
Dopo l'attentato mortale nel 1901, la piazza sarà intitolata a Umberto I, “il re buono”. Durante la Repubblica Sociale sarà cambiata la denominazione: si chiamerà Piazza del Popolo.
Nel dopoguerra sarà intitolata ai Martiri del conflitto mondiale. Una parte sarà a lungo utilizzata come terminal per le linee di autobus extraurbane.
- M. Beatrice Bettazzi, Forme e mentalità dell'abitare, in: Carte e pensieri per costruire la città. Eccellenze dell'Archivio Storico dell'Università di Bologna, Bologna, CLUEB, 2016, p. 42
- Bologna fotografata. Tre secoli di sguardi, Bologna, Edizioni Cineteca, 2017, p. 97 (foto)
- Bologna, una volta, memorie e dati storici raccolti da Oriano Tassinari Clò, Bologna, Associazione Genitori Porta Lame, 1987, p. 9
- Tiziano Costa, Bologna dalla A alla Z. Enciclopedia della città antica, Bologna, Costa, 2011, p. 82