Attentati contro Pericle Ducati e Umberto Amaduzzi

16 febbraio 1944, 00:00

Il prof. Pericle Ducati (1880-1944), archeologo e direttore del Museo Civico, che ha aderito alla RSI, subisce un attentato da parte dei partigiani. Ferito gravemente, morirà alcune settimane dopo a Cortina d'Ampezzo.

Assieme a Pierluigi Dagnino, Seniore della Milizia, a Giovanni Cosimini e al notaio Umberto Amaduzzi (1900-1944), faceva parte del Tribunale straordinario di Firenze, che i partigiani hanno deciso sciogliere con le armi.

I tribunali straordinari provinciali sono stati istituiti da Mussolini per giudicare “casi di tradimento e di fellonia”, cioè casi di iscritti al PNF passati al nemico, dopo aver ricoperto cariche e ricevuto onori nel Ventennio.

La stessa sorte di Ducati toccherà al presidente Amaduzzi, assassinato dai gappisti a Bologna il 23 marzo 1944. Sarà sostituito da Giorgio Pini (1899-1987), direttore del "Resto del Carlino" e amico personale di Mussolini.

Il tribunale provinciale straordinario di Bologna, nominato da Mussolini il 23 dicembre 1943 e insediato dal 15 gennaio 1944, è invece composto da quattro fascisti inviati da Padova: sono Gianfranco Vivarelli, presidente, Pio Leoni, Dino Prisco e Augusto Cantagalli, pubblico accusatore, più tardi sostituito da da Guelfo Negri di Ravenna.

Il prefetto Fantozzi lamenterà lo scarso funzionamento di questo tribunale per le continue assenze di alcuni membri.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 258, 260-261, 368-369, 382
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 14
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 - aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 48
  • Sivio Bertoldi, Salò. Vita e morte della Repubblica sociale italiana, Milano, Rizzoli, 1978, pp. 228-229
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, p. 136
  • Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, pp. 65-66
  • Mario De Micheli, Settima Gap, Imola, Bacchilega, 2011, p. 40
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 67
  • Luigi Gaiani, Quelli della 7a GAP aprirono le ostilità, in "Resistenza oggi Bologna", 40. della lotta di liberazione, Bologna, a cura dell'ANPI provinciale, 1984, p. 27
  • Alberto Mandreoli, Il fascismo della Repubblica Sociale a processo. Sentenze e amnistia (Bologna 1945-1950), Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2017, p, 124, nota 333
  • Guido Achille Mansuelli, In memoria di Pericle Ducati, (1880-1944), Bologna, Compositori, 1946
  • Nazario Sauro Onofri, Cronologia bolognese del 1944, in 1944: la lotta di liberazione, Bologna, ANPI, 2004, p. 10
  • 40°: 1945-1985. Alba di libertà, Bologna, ANPI provinciale, 1985, p. 13
  • La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, p. 62
  • Università degli studi di Bologna, Monumenti ed iscrizioni. Palazzo centrale, Accademia delle Scienze dell'Istituto, Biblioteca, Facoltà e loro istituti, a cura di Ferdinando Rodriquez, Bologna, Tipografia Compositori, 1958, p. 87