L'edificio di origine tardo quattrocentesca fu edificato, probabilmente, per volere di Alessandro Battista Poeti. Nel 1720 il porticato quattrocentesco del palazzo fu demolito per dare maggior spazio alla costruzione dell'antistante Palazzo Monti. All'interno rimane un bell'androne passante del quattrocento che costituisce uno scenografico cannocchiale prospettico sul giardino. Al piano nobile sono presenti soffitti, settecenteschi e neoclassici, decorati con grottesche, greche e quadrature con soggetti allegorici. Il prospetto meridionale che si affaccia sul giardino interno fu ridisegnato nel Settecento e si presenta con un ricco equilibrio compositivo fra arcate, marcapiani e elaborate cimase.