Acquistato nel 1773 dai conti Merendoni venne interamente rifabbricato, su disegno di Raimondo Compagnini, intorno al 1774. All'interno si trova un importante scalone con stucchi e sculture di Domenico Piò e dei suoi allievi Giovanni Lipparini e Giacomo Rossi; nella volta si conserva l'affresco con Diana sul carro di Gaetano Gandolfi (1775 c.).
Approfondimenti
- Architetture dell'inganno. Cortili bibieneschi e fondali dipinti nei palazzi storici bolognesi ed emiliani, Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande, 6 dicembre 1991 - 31 gennaio 1992, a cura di Anna Maria Matteucci e Anna Stanzani, Bologna, Arts & Co., 1991, pp. 209-210
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 207
- Incontriamoci... per parlare di Bologna. Itinerario storico-artistico: la zona di via Galliera, a cura di Luigi Rondani, Bologna, 1981
- Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, pp. 284-287