In origine dei Fantuzzi, passò poi nel 1535 ai Malvasia che costruirono la facciata, nei modi del Formigine, rispettando il portico quattrocentesco. L'elegante scala tortile fu realizzata da Gian Carlo Sicinio Bibiena (1750 c.) e decorata con statue in stucco di Sisifo e Minerva eseguite da Filippo Scandellari.
Approfondimenti
- Architetture dell'inganno. Cortili bibieneschi e fondali dipinti nei palazzi storici bolognesi ed emiliani, Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande, 6 dicembre 1991 - 31 gennaio 1992, a cura di Anna Maria Matteucci e Anna Stanzani, Bologna, Arts & Co., 1991, p. 252
- Maria Silvia Avanzato, Guida ai palazzi di Bologna. Viaggio romantico tra gli edifici storici della città, Roma, Edizioni della Sera, 2020, pp. 119-127
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 303-304
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 157 (Palazzo Garagnani)
- I palazzi Gessi e Malvasia in Strada Maggiore. Serie palazzi bolognesi del '500, a cura di Giancarlo Roversi, in: "Bologna incontri", 3 (1974), pp. 12-13
- Giuseppe Rivani, Le antiche case dei Sorgi e degli Ubaldini in Strada Maggiore, in: "Strenna storica bolognese", 1955, pp. 111-117
- Giancarlo Roversi, Palazzi e case nobili del '500 a Bologna. La storia, le famiglie, le opere d'arte, Bologna, Grafis, 1986, pp. 300-307