Di impianto duecentesco, il palazzo venne restaurato tra il 1910 e il 1913 conservando parzialmente il portico ligneo. Nell'interno si trova una galleria ornata con stucchi di Carlo Nessi e una cappella con l'Immacolata e angeli, di bell'effetto scenografico, opera dello scultore G. M. Mazza (1704) con decorazioni pittoriche di E. Graziani. In una sala, entro cornici in stucco, tempere seicentesche con prospettive di Andrea Monticelli.
Approfondimenti
- Elisabetta Bertozzi, Portici lignei di Bologna. Palazzo Grassi, uno degli esemplari superstiti, in: "Strenna storica bolognese", 1994, pp. 21-34
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, p. 120
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 186
- Tiziano Costa, Le grandi famiglie di Bologna. Palazzi, personaggi e storie, Bologna, Costa, 2007, p. 132
- Giampiero Cuppini, I palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, Bologna, Zanichelli, 1974, p. 299
- Palazzi bolognesi. Dimore storiche dal Medioevo all'Ottocento, introduzione di Eugenio Riccomini, Zola Predosa, L'inchiostroblu, 2000, pp. 141-143
- Il Palazzo Grassi in Bologna: sede del Circolo Ufficiali di Presidio, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Re Enzo Editrice, 1994