L'edificio, già appartenente ai Fongarini, fu acquistato nel 1780 dal notaio Pio Gotti. Venne completamente trasformato da Angelo Venturoli (1791) al quale si devono la facciata, l'atrio e il monumentale scalone, decorato da sculture in terracotta di Bonaventura Furlani.
Approfondimenti
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 173 (Palazzo Gorrieri, già Gotti)
- Elena Gottarelli, La scala del palazzo Gotti. Architettura da gente perbene, in: "Bologna incontri", 12 (1976), p. 28