Fatto costruire nel 1497 per volere di Bartolomeo Felicini, conserva quasi interamente la sua primitiva architettura, anche se il prospetto venne restaurato nel 1906. Dal 1561 di proprietà dei Fibbia si arricchì di importanti decorazioni quali l'Allegoria dell'Aurora, il Trionfo di Bacco e Arianna e il Crepuscolo di Domenico Maria Canuti e D. Santi (1664) e la Caduta di Fetonte e l'Assunzione della Vergine di Angelo Michele Colonna e G. Alboresi (1664).
Approfondimenti
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, Bologna, Tamari, 1956, p. 336
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, pp. 350-353
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 92
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 204, 205 (foto)
- Giampiero Cuppini, I palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, Bologna, Zanichelli, 1974, pp. 295-296
- Palazzi bolognesi. Dimore storiche dal Medioevo all'Ottocento, introduzione di Eugenio Riccomini, Zola Predosa, L'inchiostroblu, 2000, pp. 150-153 (foto)
- Giancarlo Roversi, Palazzo Felicini, Bologna: una dimora degna di un sovrano, Sala Bolognese, Cassa Rurale ed Artigiana di Sala Bolognese, 1993
- Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol.3., p. 735