L'alto portico si crede voluto dal vescovo Enrico della Fratta (1213), eccetto le quattro arcate verso via Sant'Alò, erette nel XVI secolo. Il cortile si deve a Domenico Tibaldi (1575) e fu restaurato dal cardinale Oppizzoni alla metà del XIX secolo. Il voltone d'ingresso è del 1772. Nell'interno si trovano avanzi architettonici dei secoli XIII e XIV; la cappella, a piano terra, fu decorata da F. Minozzi (1790) e varie sale del piano superiore furono adornate da P. Fancelli e altri nel XIX secolo.
Approfondimenti
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 116
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 210
- Giuseppe Coccolini, Il Palazzo Arcivescovile di Bologna e l'opera del Cardinale Oppizzoni, in: "Strenna storica bolognese", 1996, pp. 207-233
- Domus episcopi. Il palazzo arcivescovile di Bologna, a cura di Roberto Terra, San Giorgio di Piano, Minerva, 2002
- Emilia Romagna rinascimentale, a cura di Fabrizio Lollini, Marinella Pigozzi, saggio introduttivo di Marinella Pigozzi, Milano, Jaca Book, 2007, pp. 223-225
- Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, pp. 260-263