L'edificio, progettato nel 1934 dall'Ufficio Tecnico del Comune e dall'ingegnere Armando Villa, venne costruito in occasione dei festeggiamenti per la conclusione dei lavori della ferrovia Bologna-Firenze, la Direttissima, per ospitare mostre, concerti e conferenze. Del padiglione, la stampa dell'epoca esaltò la modernità delle linee e la celerità dell'esecuzione, che avvenne in soli 40 giorni; in assonanza quindi con l'opera tecnica che doveva celebrare.
Approfondimenti
- Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986
- Giancarlo Bernabei, Giuliano Gresleri, Stefano Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 128
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 196
- Andrea Giuntini, I giganti della montagna. Storia della ferrovia direttissima Bologna-Firenze (1845-1934), Firenze, L. S. Olschki, 1984
- Stefano Zagnoni, Presenza razionalista in Emilia-Romagna. I protagonisti e le opere. Architettura di regime e motivazioni culturali, in: "Parametro", 94-95 (1981), p. 35, 65